Valutazione del rapporto tra visione e postura nei giocatori di pallacanestro

Abstract Tesi di Laurea Alberto Merlo

Relatore: Maurizio Acciarri
Correlatore interno: Renzo Velati
Correlatore esterno: Renzo Zannardi
Corso di laurea: Ottica e Optometria

Questo lavoro nasce dalla volontà di unire alcune delle mie passioni: l’optometria e la pallacanestro.
Lo scopo è quello di valutare il rapporto fra visione e postura in un campione di 100 giocatori di pallacanestro.

Il basket di oggi richiede una sempre maggior velocità esecutiva. Un buon giocatore, infatti, deve saper eseguire in maniera ottimale un movimento e attuare la risposta adeguata nel minor tempo possibile. Il miglioramento della performance è sempre più collegato alla capacità di risposta e adattamento alle situazioni di gioco nel minor tempo possibile.

Inoltre, la prontezza di riflessi non è necessaria solo in campo. La mega moolah slot richiede un livello simile di agilità e reattività da parte dei suoi giocatori per vincere un jackpot.

È richiesto saper mantenere sempre l’equilibrio ottimale, permettendo al corpo una sempre maggior rapidità e qualità dei movimenti. In altre parole, in ogni situazione di gioco, la visione e la postura sono aspetti fondamentali nella ricerca dell’equilibrio. Il sistema visivo è la principale via di entrata di informazioni: il suo buon funzionamento è alla base della precisione del controllo dei movimenti. La postura è, secondo Caradonna, “la posizione che il corpo, o una sua componente, assume grazie alle proprietà passive dei legamenti e dei vincoli articolari ed alle proprietà attive dei muscoli tonici, in armonia con la forza di gravità”. 

Il concetto di postura

In questo lavoro viene approfondito il concetto di postura e di come i vari sistemi del nostro corpo possano influire su di essa. Un capitolo si occuperà quindi del sistema visivo e della stretta connessione che questo può avere con la nostra postura. Nei capitoli seguenti renderò conto del lavoro di raccolta dati effettuato, in senso letterale, “sul campo”. Per verificare la reale esistenza di un’interazione tra la visione e la postura è stata effettuata una ricerca che ha coinvolto 100 atleti e 3 società sportive. 

Due parti: alfa e omega

Il lavoro è stato diviso in due parti: una definita “alfa” e una “omega”. Questo protocollo nasce da un’idea riportata sul libro “Dal Benessere Visivo al Benessere globale: relazione fra visione e postura” di Renzo Zannardi, Graziano Zanardi e Stefano Panzeri. La parte alfa è stata effettuata su tutti e 100 gli atleti e ci ha consentito una selezione del gruppo di giocatori che sono poi stati rivisitati nella seconda metà del lavoro. Bisogna premettere che si tratta di un campione già ampiamente selezionato. Infatti, per praticare una disciplina sportiva come la pallacanestro sono necessarie buone abilità visive e posturali di base. Conseguentemente le aspettative sono completamente diverse rispetto ad un campione di popolazione più eterogenea. Il mio obiettivo era proprio quello di individuare piccoli elementi che, trattati in maniera appropriata, a livello optometrico, potrebbero fare la differenza.

Nella prima fase è stato eseguito uno screening visivo e posturale su tutti gli atleti, cercando di evidenziare eventuali relazioni fra il sistema visivo e quello posturale. Per capire la presenza di una relazione tra i due sistemi mi sono basato principalmente sui dati visivi e sul rapporto tra i dati posturali raccolti ad occhi chiusi e quelli ad occhi aperti. 

Indice di Romberg

Il rapporto tra questi due dati viene definito come “Indice di Romberg”. Questo indice è stato calcolato sia per la distanza percorsa dal baricentro sia per l’area coperta da un’ellisse che racchiude il 95% dei punti percorsi dal nostro baricentro. È stato quindi analizzato come la distribuzione del peso dell’atleta variasse nelle direzioni antero-posteriore e laterale con gli occhi aperti e con gli occhi chiusi.

Integrando questi dati abbiamo selezionato 8 atleti che sono stati rivalutati in maniera più approfondita nella parte “omega” del protocollo. La selezione di questi giocatori è avvenuta basandoci sui dati posturali e sui dati riguardanti, principalmente, la parte refrattiva del sistema visivo. Questa seconda parte è stata effettuata nello studio “Optottica Zanardi” insieme ai fratelli Zanardi vista la necessità di utilizzare il forottero. Anche questa seconda parte si può dividere tra analisi visiva e analisi posturale.

L’analisi visiva effettuata su questi otto atleti è stata sicuramente più approfondita di quella effettuata nella fase alfa e si concludeva con la valutazione e la scelta del #7A. Si procedeva quindi alla parte posturale dove si verificava la variazione della postura utilizzando il #7A e la correzione abitualmente in uso durante la pratica sportiva. Inoltre, abbiamo investigato se il sistema stomatognatico e l’appoggio podalico intervenissero sulla postura di questi atleti. Al termine del lavoro è stato consegnato agli atleti un foglio di report.
Dati significativi

Da questo lavoro sono emersi dati significativi. Dalla parte alfa si evidenzia come la distribuzione del peso corporeo vari su una buona percentuale di atleti nella situazione ad occhi aperti e quella ad occhi chiusi. Infatti nel 13% dei casi si ha una variazione maggiore del 5% in almeno una direzione. Di questi 13 atleti 6 atleti hanno un peggioramento mentre 7 un miglioramento. Un altro esempio, ancor più lampante, è emerso valutando la distanza percorsa dal baricentro. In questo caso il 21% degli atleti ha un miglioramento della perfomance ad occhi chiusi mentre il 38% ha un miglioramento ad occhi aperti.

Questo lo si deduce valutando il valore dell’indice di Romberg. Quindi emerge che ben 59 atleti su 100 hanno variazioni di questo dato tra la misurazione ad occhi aperti e quella ad occhi chiusi. Questa differenza è fondamentale perché ci dà un’indicazione di come il nostro sistema visivo possa giocare un ruolo importante nel controllo posturale. Anche la fase omega ha prodotto dei risultati interessanti. Bisogna tener conto che in questa fase l’analisi è stata più approfondita, ma ovviamente i risultati hanno una rilevanza statistica molto inferiore visto che il numero di atleti analizzati è molto minore.

Questo lavoro ha evidenziato come questa relazione, tra visione e postura, sia effettivamente rilevante. Un esempio di ciò è stato rilevato misurando un atleta che, con la correzione abituale, ha una distribuzione del peso asimmetrica verso destra. La distribuzione del peso indica infatti che, nella direzione laterale, il 58,1% del peso era a carico del piede destro. Questo dato però varia sensibilmente con l’utilizzo della correzione stabilita tramite il #7A. La variazione del peso nella direzione laterale, infatti, diventa praticamente simmetrica: a carico del piede destro vi è il 51,5% del peso totale.

Dal lavoro di ricerca risulta quindi come un buon rapporto fra visione e postura, anche nei giocatori di pallacanestro, sia fondamentale per garantire le condizioni ottimali e migliorare le performance.

Autore

Alberto Merlo

Data

Marzo 2016

Optometria e Ottica

Specialisti in Visione e Postura.

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